12 marzo 2009

La memoria è viva

                                  La Storia non si cancella



I comitati ANPI di Massa Carrara, La Spezia, Lunigiana e Versilia, il Comitato manifestazione contro d.d.l. 1360, Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani, Arci Carrara-Lunigiana, Associazione Tina Modotti e il Comitato Sentieri della Resistenza hanno organizzato una manifestazione antifascista La Memoria è viva. La storia non si cancella”, che si terrà a Villafranca in Lunigiana sabato 14 Marzo.


manifesto


Questa manifestazione nasce dall’esigenza di far sentire la nostra voce sul territorio della Lunigiana contro la proposta di legge n. 1360 che attraverso l’ennesimo atto revisionista vuole proporre l’equiparazione tra partigiani e repubblichini. Il primo firmatario di questa ignobile legge è l’ On. Lucio Barani, nonché Sindaco di Villafranca in Lunigiana. E stupisce il fatto che a farsi portavoce sia proprio un esponente politico proveniente da un territorio simbolo della resistenza italiana, sia per l’alto numero dei giovani che vi parteciparono con il saldo sostegno della popolazione, sia per le numerose vittime civili. Basterà ricordare la tragica scia di sangue dell’estate del 1944 con le stragi dei civili inermi (le Fosse del Frigido, Sant’Anna di Stazzema, Bardine di San Terenzo, Vinca, Bergiola Foscalina) rispetto alla quali si è ormai accertata la responsabilità indiretta, quando non la collaborazione attiva, di esponenti fascisti, di quegli stessi «bravi ragazzi» che oggi – come non accade in nessuno stato europeo – si vorrebbero glorificare.




Che cosa propone il d.d.l. 1360?


Con tale disegno di legge, la maggioranza parlamentare pretende di equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblichini di Salò conferendo a loro un istituendo “Ordine del Tricolore”. La relazione che accompagna il disegno di legge sostiene a chiare lettere la «pari dignità di una partecipazione al conflitto di molti combattenti, giovani e meno giovani, cresciuti nella temperie culturale guerriera e imperiale del ventennio, che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente». Analoga operazione fu già tentata dalla destra nelle precedenti legislature, ma venne respinta, grazie anche ad una raccolta di firme indetta dall’ANPI. Ora si tenta un gravissimo colpo di mano, volendo far passare sotto un “innocuo” riconoscimento pensionistico (che strano! proprio in un’epoca di malaugurata riduzione del Welfare!) l’idea di un’equidistanza tra chi ha combattuto per liberare il nostro paese dal giogo nazifascista e i fascisti stessi. Infatti il documento prosegue inequivocabilmente: «Solo partendo da considerazioni contingenti e realistiche è finalmente possibile quella rimozione collettiva della memoria ingrata di uno scontro che fu militare e ideale, oramai lontano, eredità amara di un passato doloroso, consegnato per sempre alla storia patria». In poche parole si vorrebbe avanzare, attraverso la Proposta di legge 1360, una sostanziale parificazione tra i partigiani che hanno combattuto per la libertà a fianco del popolo italiano e i fascisti prezzolati della Repubblica di Salò, che invece combatterono alleati all’orrore nazista e furono i responsabili delle tante stragi che hanno colpito il nostro territorio. Contro tutto questo l’ANPI e i giovani antifascisti intendono opporsi.


Per saperne di più sul d.d.l. 1360 e sulle iniziative di contrasto messe in campo dalle varie sezioni ANPI, vai sul sito dell’ANPI nazionale 



6 commenti:

  1. vanno dette 2 cose sui partigiani e sul dopo guerra italiano.


    1) che, al contrario di ciò che di solito si racconta sui libri di storia ed al bar, i partigiani non erano solo di sinistra, anzi, molti non erano affatto politicizzati e altri erano "dichiaratamente" di centro;


    2) ciò che oggi si attribuisce ai partigiani, in realtà lo sanno tutti che è stato fatto dagli americani (o ameriCANI, so che preferite chiamarli così su questo sito). Senza le bombe, gli aerei, le navi, i carrarmati e l'esercito americano probabilmente i partigiani oggi starebbero ancora arroccati sui monti.


    Quello dei partigiani è stata un'operazione di facciata, il lavoro sporco è stato fatto fare ad altri.

    Poi ci siamo vergognati di dire ai nostri figli che la verità ed ecco la "storia" dei partigiani. Per non parlare degli storici di sinistra che hanno stravolto la storia, attribuendo il colore rosso ai partigiani e prendendosi meriti che non hanno.

    Oggi finalmente la storia si riappropria della STORIA e si incomincia a dire la verità, si inizia a parlare delle malefatte perpretate dai partigiani ai danni dei loro connazionali solo perchè sospettati di fascismo. Si iniza a parlare delle esecuzioni sommarie, degli assassini ecc. ecc.


    Ma per ammettere ciò bisogna aver letto ed essere intellettualmente puri e non dichiaratamente di parte come voi.

    So che mi aspettano delle critiche e degli attacchi (anche scomposti), fate pure e date il meglio di voi ma sappiate fin da ora che do adito alle polemiche.

    Non ti curar di loro ma guarda e passa.

    Buonagiornata


    f1960

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  2. PARDON


    ... NON do adito alle polemiche.

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  3. che i partigiani non fossero tutti comunisti,lo sappiamo anche noi,fatto sta che la componente maggioritaria di questo fenomeno erano comuniste e socialiste (le brigate garibaldine)riguardo gli americani,civitavecchia ancora ringrazia di averla liberata rasandola al suolo.per finire visto che noi non siamo intelletualmente puri , ma decisamente di parte, saresti pregato di non commentare più su questo blog visto che continui solamente a provocare.diego,cv1920 P.S.ultimo commento.

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  4. Buonasera professore, mi mancavano le sue lezioni. Ho soltanto un paio di cose da chiederle: come mai non commenta quando scrivo delle morti sul lavoro, oppure quando ricordo le stragi impunite che ci sono state nel nostro bel paese per esempio. Poi le ricordo che su questo blog ci scrivo solo io quindi se ha problemi li ha con me (non parli al plurale). Su una cosa sono daccordo con lei: sono di parte, lo sono sempre stato e lo sarò sempre.

    Grazie per le sue visite e se vuole continui pure a criticare "civilmente" oppure ....guarda e passa.

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  5. Commento solo le faziosità.

    Cosa vuole, IO non sono di parte.

    Sono per la verità!


    f1960

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  6. certo che IO sono di parte e visto che sono di parte e che il blog lo gestisco io, gestisco anche i commenti quindi....... Lo pensi pure se vuole tanto è la verità: sono Stalinista! Le sue verità le scriva su altri blog oppure ne apra uno suo. Fine della storia

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