12 dicembre 2013

Le 25 verità ignorate da Yoani Sánchez sul ruolo della donna a Cuba



 
Salim Lamrani * - Opera Mundi
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Il 29 ottobre 2013, durante una videoconferenza organizzata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America, la famosa dissidente cubana ha lamentato il ruolo "marginale" della donna a Cuba. Secondo Yoani Sánchez, la donna cubana costituisce "l'ultimo anello di una catena di improduttività ed inefficienze". Ecco alcune verità al riguardo che contraddicono il suo punto di vista.

1. Fin dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, lo Stato cubano ha fatto dell'emancipazione della donna una delle sue priorità, con la creazione, nell'agosto del 1960, della Federazione delle Donne Cubane (FMC,
Federación de Mujeres Cubanas, ndt), fondata da Vilma Espín, che oggi supera i 4 milioni di membri.

2. Prima del 1959 le donne rappresentavano solo il 12% della popolazione attiva e ricevevano, a parità d'impiego, una remunerazione sensibilmente inferiore a quella degli uomini.

3. Oggi, per uno stesso lavoro, la legislazione cubana impone che il salario di una donna sia esattamente lo stesso di un uomo.

4. Cuba è il primo paese firmatario della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le Donne, e la seconda nazione al mondo ad averla ratificata.

5. Dei 31 membri del Consiglio di Stato cubano, 13 sono donne, ovvero il 41,9%.

6. Ci sono 8 donne ministro su 34, ossia il 23,5%.

7. Nel Parlamento cubano dei 612 deputati, 299 sono donne, ossia il 48,66%.

8. Cuba occupa il 3° posto nella classifica mondiale della percentuale di deputati donne. Gli Stati Uniti d'America occupano l'80° posto.

9. Maria Mari Machado, donna, è vicepresidente del Parlamento cubano.

10. Dei 1.268 eletti nelle Assemblee provinciali, il 48,36% sono donne.

11. Le donne cubane presiedono 10 delle 15 Assemblee provinciali del paese, ossia il 66,6%, e detengono la vicepresidenza in 7 di esse, cioè nel 46,6%.

12. A Cuba non esiste nessuna legge che obblighi la parità dei sessi nell'assegnazione di cariche politiche.

13. Dei 115 membri del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, 49 sono donne, ossia il 42,6%.

14. La segretaria del Partito Comunista di Cuba per la provincia de La Habana, la più importante del paese, è una donna nera di meno di 50 anni di nome Lázara Mercedes López Acea. E' anche vicepresidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri.

15. Dei 16 dirigenti sindacali provinciali della Confederazione dei Lavoratori Cubani (CTC,
Confederación de Trabajadores Cubanos, ndt), 9 sono donne, cioè il 56,25%.

16. Circa il 60% degli studenti cubani sono donne.

17. Dal 1980 le donne attive dispongono in media di un livello di formazione superiore a quello degli uomini attivi.

18. A Cuba le donne rappresentano il 66,4% dei tecnici e professionisti di livello medio e superiore (professori, medici, ingegneri, ricercatori, etc.).

19. Il tasso di fertilità (numero di figli per donna) è di 1.69, il più basso di tutta l'America Latina.

20. Le madri cubane hanno la possibilità di occuparsi a tempo pieno dei propri figli neonati e percepire, allo stesso tempo, il proprio salario integrale da un mese e mezzo prima del parto a tre mesi dopo la nascita del figlio. Il congedo per maternità può essere prolungato a un anno con una remunerazione pari al 60% del salario. Dopo un anno, le mamme vengono automaticamente reintegrate nel proprio posto di lavoro.

21. Cuba (dal 1965) è l'unico paese dell'America Latina, assieme alla Guyana (dal 1995) e all'Uruguay (dal 2012), ad aver legalizzato l'aborto.

22. Il tasso di mortalità infantile è pari al 4,6 per mille, ossia il più basso del continente americano - compresi Canada e USA - e del Terzo Mondo.

23. La speranza di vita delle donne è di 80 anni, due anni superiore a quella degli uomini.

24. La donna può andare in pensione a 60 anni o dopo 30 anni di lavoro, mentre l'uomo può andare in pensione soltanto a 65 anni.

25. La donna cubana svolge, quindi, un ruolo preponderante nella società e partecipa pienamente allo sviluppo del paese.

* Dottore in Studi Iberici e Latinoamericani presso l'Università Paris Sorbonne - Paris IV, Salim Lamrani è professore ordinario presso l'Università de La Reunión e giornalista, esperto in relazioni tra Cuba e Stati Uniti. Il suo ultimo libro si intitola "Cuba. Les mèdias face au défi de l'impartialité", Parigi, Edizioni Estrella, 2013, con una prefazione di Eduardo Galeano.



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