14 settembre 2011

Reporter senza Frontiere nel più puro stile NATO


Omar Pérez Salomón



http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/


rsf_ht1_300Un dispaccio dell'agenzia di notizie, EFE, datato Madrid, rende noto che l'organizzazione Reporter Senza Frontiere (RsF) ha condannato il ritiro dell’accreditamento al corrispondente, a Cuba, del quotidiano El Pais, Mauricio Vicent, ed ha avvertito i dirigenti cubani che "reprimere e censurare" non favorisce né loro né il loro paese. Non c'è da stupirsi di questa minaccia sapendo che RSF è un accolito della Central Intelligence Agency, la CIA, degli Stati Uniti.
Vale la pena ricordare, che nell'articolo "Reporter senza Frontiere … morali" J.Manzaneda, coordinatore del sito Cubainformación, ha dichiarato che secondo le ricerche dei giornalisti come il canadese Jean-Guy Allard, la statunitense Diana Barahona o il francese Salim Lamrani, "Reporter senza Frontiere" è un’organizzazione sostenuta economicamente e politicamente dai più grandi predatori della libertà di informazione nel mondo: i grandi monopoli mediatici e i governi delle potenze occidentali, soprattutto gli Stati Uniti. Non sorprende che la diagnosi di questa ONG circa i luoghi in cui la libertà di stampa è più minacciata coincide parola per parola con quella del Dipartimento di Stato a Washington.
Nuovamente RsF si somma alle campagne di disinformazione contro Cuba. Affermando che "è con il dibattito e l'accesso alle informazioni che si deciderà il futuro di Cuba" disconosce che solo cinque mesi fa si é concluso un profondo processo di discussione e di analisi con tutto il popolo cubano, sull’aggiornamento del modello economico e sociale dell'isola, che ha portato alla sua approvazione, nel VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, nello scorso aprile. Il suo riflesso nei media stampati e digitali cubani contrasta con la lettura manipolata di questo processo della grande stampa internazionale, e soprattutto di El pais.
Il vergognoso silenzio dei media con cui s’identifica RsF davanti alle scandalose rivelazioni di Wikileaks circa l’assassinio di bambini afgani, o la fraudolenta intervista realizzata da un'accolita di El Pais al presidente Barack Obama, evidenzia "il dibattito e l'accesso all’informazione" che questa organizzazione sostiene.
È questa realtà che infastidisce RsF e i suoi padroni? Non dimenticate che come Manzaneda ha affermato: "oltre al governo francese e l'Unione europea, Reporter senza Frontiere riceve cospicui finanziamenti dal National Endowment for Democracy (NED), autentica copertura civile della CIA dedicata a difendere la politica di aggressione degli Stati Uniti contro qualsiasi modello politico contrario agli interessi USA".
E sembra che per essere in sintonia con i tempi che corrono le minacce di RsF al governo cubano siano fatte nel più autentico idioma della NATO. La sua difesa delle bugie di El Pais confermano la correttezza della decisione del governo cubano contro coloro che cercano di preparare l'opinione pubblica per giustificare un'aggressione contro l'isola.

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