12 gennaio 2012

The Old Firm


Penso di non commettere un errore affermando che Celtic-Rangers è il derby più passionale del mondo. Tale partita, infatti, è assolutamente unica per le implicazioni politiche, sociali e religiose che la caratterizzano. Tutte componenti che fanno di questa partita un evento fantastico tendente ad oltrepassare i limiti di comune partita di calcio. Per capire il fondamento di questa rivalità è necessario fare un salto di circa 1600 anni, risalendo a quella che è la tradizione cattolica irlandese. L'Irlanda, infatti, è stata convertita al cattolicesimo da San Patrizio nel 432. La popolazione irlandese visse abbastanza tranquillamente sino al Medioevo quando, successivamente all'occupazione degli inglesi, fu costretta a vivere in una condizione di semischiavitù. A partire dal 1500 la rivolta contro l'anglicanesimo dei colonizzatori iniziò ad assumere aspetti molto violenti culminati con la battaglia di Boyne (1690) che sancì la definitiva affermazione dei protestanti in quello che oggi è denominato Ulster.
Il regime di sfruttamento spinse molti cattolici, verso la metà dell'ottocento, ad abbandonare la loro terra per rifugiarsi prevalentemente negli Stati Uniti; ma almeno 400.000 di loro decisero di riparare in Scozia. Glasgow fu la città dove i cattolici affluirono maggiormente modificando radicalmente il suo tessuto sociale. Verso la fine del diciannovesimo secolo la città aveva, relativamente alla totalità della sua popolazione, un quarto di cattolici. Gli immigrati venivano visti come una minaccia per il lavoro e nell'immaginario collettivo i cattolici vennero considerati poveri, ladri e propensi alla delinquenza. Le marcate diversità esistenti non favorirono, in alcun modo, lo spirito di aggregazione tra le due componenti sociali in conflitto tra loro. E le differenze esistenti contribuirono ad emarginare socialmente tutti i cattolici. La divisione religiosa che separa in due la città non si materializzò sino ai primi anni venti (nel 1921 indipendenza dell'Eire). Mentre il Celtic, seppur orgoglioso del proprio status cattolico, ha mantenuto una politica di non segregazione (il più grande tecnico della storia dei Bohys, Jock Stein, era protestante). La comunità cattolica, pur diventando una realtà politico-sociale ben radicata, si ritrovò in una situazione economica abbastanza precaria.
E fu proprio per aumentare il suo peso politico e migliorare le sue condizioni economiche che decise di intraprendere tutta una serie di iniziative tra le quali, nel 1887, la creazione, ad opera di padre Walfrid, del Celtic Football and Athletic Club. La scelta dei colori biancoverdi con il quadrifoglio richiamava alla memoria la terra d'origine: l'Irlanda. La prima partita ufficiale di questo nuovo club venne disputata l'8 maggio 1888 contro la squadra cattolica di Edimburgo: l'Hibernian. I Rangers vantano una tradizione calcistica più consolidata (1872) e i suoi quadri dirigenziali dell'epoca pare che fossero legati all'oltranzismo antipapista dell'Orange. Il club manifestava fin dai tempi della sua fondazione una sorta di adesione all'anglicanesimo e al suo essere British, sancita dal bianco, rosso e blu della propria divisa che richiamavano i colori dell'Union Jack.
Nei derby andava costantemente in scena questo spaccato sociale, senza precedenti nella storia del calcio. Fu da quel momento che le tifoserie iniziarono a portare vessilli politici sugli spalti: tricolori irlandesi da una parte e l'Union Jack dall'altra. I canti del movimento nazionalista del Celtic, mentre i Blues risposero con Boyne Water, inno che celebrava la vittoria di Guglielmo d'Orange contro il cattolico Giacomo II.
Il primo derby fu disputato il 28 maggio 1888 nel nuovissimo Celtic Park, scesero in campo i Rangers e persero per 5-2. Una rivincita per tutta la comunità cattolica. Nel 1899 i Rangers si trasferiscono ad Ibrox, malfamato quartiere. In passato le cifre relative agli spettatori erano da capogiro. Nel 1939 venne stabilito il record assoluto di presenze per una partita in tutta la storia britannica: 118.567 . Il record relativo a Celtic Park era stato stabilito un anno prima con 92.000 presenze circa. Nel 1966, in occasione di un derby, venne coperta la Jungle, la gradinata nord di Celtic Park, ritrovo dei più accesi sostenitori biancoverdi.

Un altro record, questa volta purtroppo negativo, fu quello relativo al derby del 1971. In quell'occasione morirono 66 persone nello Starway 13: per una volta i tifosi di entrambe la squadre furono uniti nel soccorrere i feriti e raccogliere i cadaveri. In quell'occasione i Rangers pareggiarono a tempo scaduto grazie ad una rete di Colin Stein ed il pubblico che stava già sfollando ritornò in massa causando lo sfondamento delle barriere. Il 10/5/1980 in occasione della finale di coppa di Scozia, disputatasi ad Hampden Park, vinse il Celtic al termine di una partita tranquilla in campo e sugli spalti. Vista la calma apparente, la polizia abbassò la guardia consentendo ad un centinaio di tifosi biancoverdi un'invasione di campo al fine di festeggiare i propri beniamini. I blues interpretarono tale gesto come una provocazione e a loro volta invasero il terreno di gioco dando vita ad una rissa in campo.
(tratto da supertifo.it)

foto frankSka 
Murales Falls Road - Belfast

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