16 gennaio 2012

Eduardo Galeano: nel mondo è impossibile essere neutrali


Lo scrittore dell’Uruguay, Eduardo Galeano, ha affermato che è impossibile essere neutrali in un mondo che si divide tra indegni ed indignati.

O si è indegni o si è indignati”, ha sottolineato in un breve dialogo con la stampa, al suo arrivo a l’Avana, dopo 10 anni d’assenza, invitato dalla Casa de Las Americas, dove la prossima settimana inaugurerà il cui 53° Premio Letterario.

La crisi che sta soffrendo il pianeta ha portato molti ad accettare cose inaccettabili, portandoli all'indegnità. È per questo motivo che sorgono i movimenti come quello degli indignati, che, all'improvviso, diventano pericolosamente contagiosi in molti paesi”, ha detto. “Nessuno può contrastare la capacità di contagio che ha l'indignazione”, ha aggiunto, riferendosi ai movimenti sociali sorti in varie nazioni, per protestare contro la disuguaglianza e la disoccupazione.

In ogni parte si respira un'energia di cambiamento, che cerca di manifestarsi.

Le sinistre sono in ogni luogo e i processi di cambiamento che si realizzano veramente, crescono lentamente dal basso verso l'alto, dall’interno verso l’esterno. A volte sono silenziosi, quasi segreti, ma esistono in ogni parte”.

Torno a Cuba, senza essermene mai andato, perché quest’Isola è sempre viva dentro di me, nelle mie parole, nelle mie azioni e nella mia memoria, una memoria viva di tutto quello che ho ricevuto da lei”, ha affermato.

Non ho mai nascosto la mia ammirazione per questa Rivoluzione, esempio di dignità nazionale e di solidarietà in un mondo dove il patriottismo è un diritto negato ai paesi piccoli e poveri”, ha aggiunto.

Non ho mai conosciuto nella mia vita un paese tanto solidale come questo, nessuna Rivoluzione tanto disposta verso gli altri come questa”, ha detto ancora, e riferendosi al suo vincolo con Casa de Las Americas, ‘la mia Casa’, ha ricordato che agli inizi fu un amore poco corrisposto.

Ricordo quando scrissi ‘Le vene aperte’... per arrivare in tempo al concorso letterario. Tanto sforzo, ma persi nella competizione”, ha sorriso.

Premiato in tre occasioni, ora è tornato a Cuba e alla Casa, anche per presentare il suo libro “Espejos. Una historia casi universal”, Premio d’Onore di Narrativa Josè Maríi Arguedas 2011.

(Frammento- PL/ Traduzione Granma )

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