23 gennaio 2013

“Sembrando Camino por los Cinco”.


Medici portano a Buenos Aires
l’appello per la libertà dei Cinque cubani 
 
 
Buenos Aires, 21 gen (Prensa Latina) L’appello di libertà per i Cinque cubani prigionieri politici negli Stati Uniti dal 1998 risuonano oggi qui nelle voci di cinque giovani medici che percorrono l’America del Sud in motocicletta dal luglio scorso.
Gli argentini Dario Valenzuela, Milco Figueroa e Nicolas Bravo, il boliviano Juan Rogelio Tola e l'uruguaiana-venezuelana Laura Machin, tutti laureati della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM) de L'Avana, sono i membri del progetto, denominato “Sembrando Camino por los Cinco”.

Dopo avere percorso più di 19 mila chilometri e visitare circa un centinaio di città, il gruppo solidale è arrivato questo fine settimana alla Piazza di Maggio, di questa capitale, sotto una torrenziale pioggia, per incontrarsi con gli integranti del Comitato Argentino per la Libertà dei Cinque.

I medici sono partiti dal Venezuela il 10 luglio scorso ed hanno percorso Colombia, Ecuador, Perù, il nord dell'Argentina, Uruguay e di nuovo in Argentina, per continuare ora con direzione al sud, verso la Patagonia.

Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e Renè Gonzalez, sono stati arrestati il 12 settembre 1998 a Miami, dove monitoravano le attività di organizzazioni terroristiche contro Cuba.

Prima che il caso fosse portato in tribunale, i Cinque sono stati isolati in celle di punizione per 17 mesi e dopo giudicati a Miami, ambiente che una corte federale di appello degli USA ha descritto come una tempesta perfetta di pregiudizi che ha ostacolato la realizzazione di un giudizio giusto.

Nel maggio del 2005, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulle Detenzioni Arbitrarie ha determinato che la privazione di libertà dei Cinque era arbitraria ed ha esortato Washington ad adottare le misure necessarie per rettificare questa ingiustizia, appello totalmente ignorato fino ad ora dalla giustizia statunitense.

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