21 marzo 2013

“Io con i Cinque e tu?”

Movimento italiano in solidarietà con i Cinque cubani

“Io con i Cinque e tu?”  è il nome di una campagna sviluppata dall'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba in solidarietà con i Cinque cubani prigionieri politici negli Stati Uniti.
Marco Papacci, segretario del circolo di Roma di questa organizzazione, ha informato Prensa Latina che la campagna è riuscita a riunire personalità del mondo della cultura, dello sport, della scienza, oltre a Premi Nobel.
Inoltre, i giorni 5 di ogni mese si realizzano attività in distinti punti del paese per fare conoscere all'opinione pubblica l'ingiustizia commessa contro i Cinque cubani arrestati da quasi 15 anni.
Gerardo Hernandez, Renè Gonzalez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez ed Antonio Guerrero sono stati arrestati nel 1998 per mettere in allerta il loro paese degli atti terroristici organizzati dalla mafia di Miami.
Nel caso di Renè, dopo avere compiuto 13 anni di prigione ingiusta, è stato sottomesso ad un regime di libertà vigilata per altri tre anni, durante i quali dovrà rimanere negli Stati Uniti, fatto che costituisce una sanzione addizionale.
“Con i Cinque si è commessa una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, perché questi uomini hanno solo controllato i gruppi che preparano attentati contro Cuba da Miami”, ha dichiarato Papacci.
L'Associazione Italia-Cuba è sorta nel 1961 in solidarietà con la Rivoluzione cubana di fronte all'attacco mercenario a Playa Giron.
Attualmente, questa organizzazione ha più di 80 circoli e migliaia di soci in tutto il territorio.
Per anni l'associazione ha sviluppato centinaia di attività per denunciare qui l'ingiusto bloqueo mantenuto dagli Stati Uniti contro Cuba da più di cinque decadi.
“Il bloqueo è un atto illegale e criminale e non solamente colpisce l'isola caraibica, ma anche altri paesi per i suoi effetti extraterritoriali”, ha dichiarato Papacci.
Ha ricordato che in data recente si è realizzata a Milano una manifestazione di più di quattro mila persone per protestare contro il bloqueo economico, commerciale e finanziario, che è stato condannato 21 volte dall'Assemblea Generale dell'ONU.
“Non solamente col cuore, ma anche con la mente stiamo tutti i giorni pensando cosa possiamo fare di più per Cuba, perché la Rivoluzione ha fatto molto per tutto il mondo”, ha detto.
Il dirigente dell'associazione solidale ha sottolineato l'importanza che Cuba occupi ora la presidenza della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), un meccanismo di integrazione spinto dal leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e lo scomparso presidente del Venezuela, Hugo Chavez.
 

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