E
andiamo... è ora di imbarcarci per questi laboratori e concerti speciali che ci
aspettano. Libano arriviamo.
Portiamo con noi il grande supporto, amore e attenzione che ci avete
dato...daje tutti
Qui
di seguito il comunicato che abbiamo scritto nei giorni scorsi:
Con grande gioia lunedì 6 febbraio andiamo in Libano.
Prendiamo l’aereo per Beirut, e poi su al nord
verso Tripoli del Libano, a fare un laboratorio hip hop di tre giorni con i
ragazzi tra gli 8 e i 17 anni libanesi e siriani rifugiati nel quartiere Bab
at-Tebbaneh, una delle aree con il livello di povertà più alto dell’intero
paese. E poi un concerto a Tripoli e uno a Beirut.
Il laboratorio che andiamo a fare è un desiderio
manifestato dagli stessi bambini e ragazzi del Centro di Bab at-Tebbaneh, che
hanno detto: “Noi vogliamo fare il rap”. Le associazioni che lavorano lì da
anni, tra cui l’Arci Toscana, che organizza attività per favorire la libera
espressione e la capacità di fronteggiare situazioni di stress, hanno fatto
dunque nascere il progetto europeo “Singing for peace”, all’interno del quale
ha preso vita il nostro “Hip Hop 4 peace”, per creare scambi e visite di
artisti italiani ed europei.
Il Libano è un paese bellissimo, che evoca
tragedie, ma anche accoglienza e convivenza uniche. Qui convivono le comunità
di tredici religioni, sono rifugiati migliaia di palestinesi da decenni, il
destino del paese è segnato da una posizione geografica particolare, affacciato
sul mediterraneo, confina con la Siria e Israele, e dopo sei anni di guerra in
Siria, in Libano si sono riversati 1,3 milioni di rifugiati siriani, di questi
il 50% hanno meno di 18 anni. Il pensiero che alcuni di loro abbiano espresso
il desiderio di esprimersi con il rap per uscire almeno un po' dallo stress in
cui vivono ci commuove e ci spinge a un viaggio da cui abbiamo tanto da
imparare.
Partiamo dunque con la nostra idea di fare il rap
come possibilità di esprimere se stessi, se stessi nel contesto in cui si vive,
con l'idea che il rap aiuti a lanciare messaggi al mondo e porti al centro
dell’attenzione situazioni altrimenti sconosciute. Verranno con noi “Ill Nano”,
riconosciuto improvvisatore di rime e capace di grande empatia al microfono, e
Marcello Saurino, videomaker che ha già girato per Assalti Frontali “Il lago
che combatte”, “Roma meticcia”, “Il rap di Enea”. Per raccontare questa
esperienza attraverso la musica e i video.
Dopo questo viaggio, probabilmente, non potremo più
andare negli Stati Uniti di Trump. Ma il nostro mondo non ha limiti, le cose
cambiano in fretta, e noi confidiamo nella lotta di chi vuole abbattere muri e
costruire ponti che sono finestre.
Ringraziamo l’Arci toscana che ci permette di fare
un’esperienza eccezionale nel centro di Bab at-Tebbaneh, considerato un esempio
di accoglienza, convivenza pacifica e promozione culturale in una delle realtà
più difficili del nostro Mediterraneo.
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