19 dicembre 2008

GIORNALISTA TERRORISTA

Maledetti siano i giornalisti . . .


 pennadafuoco


Teoricamente dovrebbero riportare la cronaca,  intesa come “descrizione e commento in tempo reale di un evento” (da cui lo pseudonimo di “cronisti”).


In realtà scrivono quello che cazzo pare a loro, in funzione di quanto li paga l’ editore che, a sua volta è pagato da un centro di potere (economico o politico). 


In generale i giornalisti scrivono per fare “audience”, cioè far conquistare più lettori possibili alla testata che paga loro lo stipendio.


E quindi scrivono solo di eventi eccezionali, di emergenze, di crisi.


La normalità non interessa a nessuno. Quindi non fa audience, quindi non fa fare fatturato al giornale e soprattutto non disturba gli sponsor occulti del giornale.


Per questo motivo non si scrive mai di un politico che ha rubato dei soldi. Eppure è qualcosa che succede tutti i giorni.


Se ne scrive soltanto se il PD è stato trombato alle elezioni in Abruzzo per aver rubato troppo.


Non si scrive mai che un’ arrestato è stato malmenato, picchiato e ucciso in prigione dalla polizia di stato.


Si scrive però se un tifoso qualunque viene ucciso per gli stessi futili motivi dalla stessa polizia di stato.


Non si scrive mai di un omicidio per rapina o per altri motivi, anche se è un evento che accade tutti i giorni.


Si scrive però se l’ omicidio è stato fatto da un rumeno o da uno psicopatico.



Per lo stesso motivo i giornalisti parlano dei morti sul lavoro solo se fanno notizia.


Per andare in prima pagina è necessario che i morti siano tanti e che la loro morte sia spettacolare.


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Vuoi mettere quanto siano più importanti, da un punto di vista dell’ audience, i lavoratori morti bruciati tutti insieme, o quasi, alla Thyssen Krupp, rispetto allo stesso numero di operai edili morti nello stesso periodo cadendo da un ponteggio ?


 


Io invece che, per fortuna, non sono giornalista, continuo a raccontarvi le “cronache” di tutti i giorni.


 


Le “cronache” che, al di là di quello che arriva sui giornali o alla TV, parlano di tre morti, di 2.800 infortuni e di quasi 80 invalidi al giorno per infortuni sul lavoro.


 


Queste “cronache” purtroppo non hanno audience . . .


 


http://www.myspace.com/sicurezza

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