5 agosto 2009

CONTRO IL DECRETO CORRETTIVO AL D.LGS.81/08

Nel Consiglio dei Ministri di venerdì 31/07/09 è stato approvato il famigerato Decreto Legislativo correttivo del D.Lgs.81/08 (Testo unico sulla sicurezza).

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Queste modifiche sono ben sintetizzate nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, che potete leggere all’indirizzo:


 

“Il Consiglio ha quindi approvato su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei Ministri del lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi, delle infrastrutture, Altero Matteoli, e dello sviluppo economico, Claudio Scajola uno decreto legislativo che modifica ed integra in maniera incisiva la normativa vigente in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, proseguendo il processo di complessiva rivisitazione e ammodernamento delle regole sulla sicurezza iniziato con la legge delega n. 123 del 2007 e culminato nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (testo unico in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro).

 

Il provvedimento apporta alla normativa in vigore alcune significative modifiche che recepiscono le criticità e le lacune emerse nei primi mesi di applicazione del testo unico, migliorando le regole sulla sicurezza nell’ ottica di favorire la chiarezza del dato normativo quale presupposto per favorirne un’ applicazione corretta ed efficace.

 

Le principali novità introdotte riguardano, quindi, oltre alla semplificazione formale di alcuni documenti fondamentali (quali ad esempio la valutazione dei rischi), la razionalizzazione delle sanzioni penali ed amministrative conseguenti alle violazioni degli obblighi da parte di datori di lavoro, dirigenti e personale preposto, sulla base dell’ effettività dei compiti rispettivamente svolti, proporzionando le sanzioni alle realtà lavorative connotate da rischi particolari.

 

Ulteriori novità consistono nella migliore definizione del ruolo degli organismi paritetici e nel potenziamento del ruolo degli enti bilaterali che, in quanto espressione di competenze tecniche adeguate, certificano i modelli di organizzazione della sicurezza in azienda, al fine di incentivare la diffusione di tali strumenti di tutela della salute e dei livelli di sicurezza. ”

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Tradotto in italiano, sostanzialmente ciò significa:

-   riduzione del rigore metodologico nella stesura del Documento di Valutazione dei Rischi, che è il documento cardine attorno al quale dovrebbe ruotare la prevenzione della salute e della sicurezza dei lavoratori;

-   fortissima riduzione delle sanzioni a carico di datore di lavoro, dirigenti e preposti;

-   potenziamento degli enti bilaterali (che sono di fatto organizzazioni degli imprenditori, con ormai il tacito consenso dei sindacati unitari) a scapito dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di azienda e territoriali;

-   aumento dell’ importanza dei “modelli organizzativi della sicurezza” (di fatto sistemi di qualità, certificati a pagamento da privati), per attestare la conformità alla normativa.

 

Il comunicato stampa evita volutamente di citare le altre modifiche apportate, tra le quali:

-   possibilità di discriminare i lavoratori da assumere da parte del datore di lavoro, mediante visita medica preassuntiva, alla faccia dello Statuto dei Lavoratori;

-   minori tutele per i lavoratori dichiarati non idonei alla mansione, per malattia professionale;

-   cancellazione della ”data certa” (cioè certificata da notaio o ente pubblico) agli atti di delega di responsabilità e al Documento di Valutazione dei Rischi (garantendo così la possibilità di retrodatare e quindi di falsificare tali documenti);

-   riduzione dei contenuti della cartella sanitaria di rischio e del libretto formativo dei lavoratori, strumenti di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

L’ultima versione del Decreto correttivo lo potete trovare all’indirizzo:


 

Per tentare di fermare quest’attacco alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (che sicuramente non sarà l’ultimo) da parte dell’attuale governo, ma anche dell’“opposizione” che non ha speso una parola a tale proposito, invito ancora una volta tutti (come suggerito dal sindacalista Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it) a richiedere a Napolitano di non firmare il Decreto correttivo.

 

Forse non servirà a niente, ma è l’unica possibilità che abbiamo perché non passi ! ! !

 

Per farlo dovete cliccare sul seguente link:

https://servizi.quirinale.it/webmail/
e inserire i vostri dati.

Dopodiché dovete inserire nell’apposito campo il seguente testo (o quello che vi pare, purché sia chiaro):

 

“Egregio Presidente della Repubblica,

La invito, dopo tutte le Sue parole spese chiedendo più sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, a non firmare assolutamente il D.Lgs correttivo al D.Lgs.81/08.

Se è coerente con le sue dichiarazioni, non può firmare un decreto, che è un colpo fatale alla
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.”.

 

A questo punto vi arriverà  un e-mail per confermare la lettera che avete inviato. Cliccate sul link contenuto nella mail e la lettera sarà  spedita.

 

DIFFONDETE & KNOW YOUR RIGHTS ! ! !

http://www.myspace.com/sicurezza

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