A fine giugno si terranno tre giornate dedicate a denunciare, con differenti manifestazioni in molti paesi, le violenze e le violazioni dei diritti umani che le forze governative golpiste stanno compiendo nel paese sudamericano, nonostante gli accordi con
"Ci rivolgiamo ai movimenti sociali, alle Organizzazioni Popolari, alle Reti, alle campagne e ai comitati di solidarietà per denunciarela militarizzazione e l'interventismo e invitarli il 26, 27 e 28 giungo prossimi a unirsi come potranno ai movimenti sociali, popolari e indigeni per le Giornate continentali di solidarietà con l'Honduras, popolo che a partire dal colpo di stato dell'anno 2009 è diventato laboratorio dioccupazione, militarizzazione, criminalizazzione e repressione contro tutta la popolazione, in particolare quella che lotta e si mantiene in ribellione contro il golpismo internazionale". A raccontarci questa iniziativa è la cooperante italiana che per ragione di sicurezza ha chiesto sin da subito, sin dalle sue cronache inmediatamente dopo il golpe, di restare anonima. Da La Esperanza, territorio storico di lotta indigena, cuore della resistenza, ci racconta la situazione del paese centramericano, ancora teatro di soprusi e terrorismo di Stato nonostante gli accordi del 22 maggio scorso presi dal Governo con l'Organizzazione degli stati americani abbiano imposto fra i punti salienti il rispetto dei diritti umani in cambio del reintegro di Tegucigalpa nell'Osa.
"In queste giornate ribadiremo che esigiamo la chiusura delle basi militari straniere, visto che le basi militari nordamericane hanno appoggiato il golpe e hanno esteso l'occupazione del paese per perpetuare il saccheggio e la dominazione - spiega - . Chiederemo, inoltre, che vengafermata concretamente la militarizzazione e la repressione contro il popolo da parte delle forze armate nazionali e paramilitari, e perciò proponiamo l'eliminazione totale di tutto l'apparato e di tutta l'industria militare.
Da qui l'invito a "realizzare azioni di fronte ad ambasciate e consolati honduregni, organizzare dibattiti, tournée, attività culturali di strada, fare interventi attraverso i mezzi d'informazione e realizzare ogni tipo d'iniziative autonoma e creativa per far conoscere la grave situazione di violazione dei diritti umani in Honduras, denunciare l'assassinio e la criminalizzazione della resistenza honduregna, l'occupazione del paese e riaffermare il rifiuto dei colpi di stato militari ovunque siano".
Ad organizzare le manifestazioni in Honduras saranno il Copinh, Ofranes, Artisti in Resistenza, Muca, Insurrezione autonoma, Eric, Codadeh, Campagna America Latina e Caraibi, una Regione di Pace: Fuori le Basi Militari Straniere.
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