Questa ingiusta politica è costata al paese 975.000 miliardi di dollari
Leandro Maceo Leyva
“Il blocco degli Stati Uniti contro Cuba costituisce una chiarissima violazione del Diritto Internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del Commercio Internazionale, ed inoltre è una violazione flagrante e sistematica dei diritti umani del nostro popolo” ha detto Abelardo Moreno, viceministro degli Esteri, presentando ieri, mercoledì 14, nella sede del Ministero delle Relazioni Estere, alla stampa nazionale e straniera, la Relazione di Cuba sulla Risoluzione 65/6 dell’Assemblea Generale della ONU:
“Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba.”
Moreno ha spiegato che questa ingiusta politica è costata al paese 975.000 miliardi di dollari, considerando la svalutazione internazionale
del dollaro di fronte all’oro tra il 1961 e il 2010. Inoltre ha affermato che l’assedio commerciale e finanziario viola i diritti costituzionali dello stesso popolo statunitense.
Il viceministro ha sottolineato che anche se questa è la 22ª occasione consecutiva in cui Cuba realizza la denuncia, l’attuale amministrazione nordamericana mantiene intatta questa politica.
“Stiamo sollecitando, e siamo sicuri che la nostra richiesta sarà ascoltata, un appoggio di massa della comunità internazionale al progetto di risoluzione che si discuterà e si voterà nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo 25 ottobre”, ha segnalato il diplomatico, che ha anche ricordato i danni che colpiscono la cooperazione multilaterale dell’Isola, il settore della salute e dell’alimentazione, gli scambi accademici, scientifici, culturali e sportivi, e molte altre sfere.
(Traduzione Granma Int.)
http://associazionecubarriva.leonardo.it/
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