15 dicembre 2011

15 dicembre 1969: la morte di Pinelli


Giuseppe (Pino) Pinelli nacque il 21 ottobre del 1928.

Terminate le scuole elementari, Pinelli dovette andare a lavorare, prima come garzone, poi come magazziniere. L''inizio della sua militanza politica risale al periodo della Resistenza: fu giovane staffetta partigiana.
Il 12 dicembre 1969 a Milano nella sede della banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana, alle 16,37, scoppiò una bomba che causò la morte di 16 persone e il ferimento di altre 88. Nella stessa ora a Roma scoppiarono altre bombe. Infine, nella banca Commerciale di Milano venne trovata una borsa contenente una bomba che venne fatta esplodere in tutta fretta, eliminando una prova preziosa per le indagini.

Immediatamente, a dimostrazione di un disegno già preordinato, le indagini, pur senza alcun indizio, seguirono la pista anarchica. Il commissario Luigi Calabresi, già alle 19,30 (3 ore dopo la strage), fermò alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole.

Nella notte del 12/12/1969 vennero illegalmente fermate circa 84 persone, tra cui Giuseppe Pinelli.
La sera del 15, dopo 3 giorni di continui interrogatori, Giuseppe Pinelli morì volando dal 4° piano della questura.

Subito la polizia, per bocca del questore Marcello Guida (nel 1942 uomo di fiducia di Benito Mussolini e direttore del confino politico di Ventotene), comunicò che Pinelli si era buttato di sotto perchè "l'alibi era crollato".
Qualche giorno dopo si scoprì che a mezzanotte meno due secondi (2 minuti prima della caduta di Pinelli) venne chiamata un'autoambulanza. Inoltre, la stanza dell'interrogatorio, larga 3,56x4,40 metri e contenente vari armadi e scrivania e la presenza di 6 persone, rendeva impossibile uno scatto di Pinelli verso la finestra. La stranezza fu che la finestra fosse aperta, trattandosi di dicembre e di notte. Pinelli cadde scivolando lungo i cornicioni. Non si dette quindi nessuno slancio; cadde senza un grido e senza portare le mani a protezione della testa, come se fosse già inanimato.

Tutti questi elementi raccolti in una controinchiesta portata avanti dai compagni e dalle compagne portarono poi alla luce la verità, e cioè che Pinelli fu assasinato.
"Noi accusiamo la polizia di essere responsabile della morte di Giuseppe Pinelli, arrestato violando per ben due volte gli stessi regolamenti del codice fascista. Accusiamo il questore e i dirigenti della polizia di Milano di aver dichiarato alla stampa che il suicidio di Pinelli era la prova della sua colpevolezza, e di aver volontariamente nascosto il suo alibi dichiarando che "era caduto". Gli stessi inquisitori hanno dichiarato di non aver redatto alcun verbale edi interrogatorio di Pinelli, pertanto ogni eventuale verbale che venisse in seguito tirato fuori è da considerarsi falso. Accusiamo la polizia italiana di aver deliberatamente impedito che l'inchiesta si svolgesse sotto il controllo di un magistrato con la partecipazione degli avvocati della difesa."

(da un comunicato del USI)

LA BALLATA DEL PINELLI
Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo che caldo faceva
brigadiere apra un po' la finestra
ad un tratto Pinelli cascò.

Signor questore io gliel'ho già detto
lo ripeto che sono innocente
anarchia non vuol dire bombe
ma giustizia amor libertà.

Poche storie confessa Pinelli
il tuo amico Valpreda ha parlato
è l'autore del vile attentato
e il suo socio sappiamo sei tu.

Impossibile grida Pinelli
un compagno non può averlo fatto
e l'autore di questo misfatto
tra i padroni bisogna cercar.

Stiamo attenti indiziato Pinelli
questa stanza è già piena di fumo
se tu insisti apriam la finestra
quattro piani son duri da far.

Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo, che caldo faceva
brigadiere apra un po' la finestra
ad un tratto Pinelli cascò.

L'hanno ucciso perché era un compagno
non importa se era innocente
"Era anarchico e questo ci basta"
disse Guida il feroce questor.

C'è un bara e tremila compagni
stringevamo le nere bandiere
in quel giorno l'abbiamo giurato
non finisce di certo così.

Calabresi e tu Guida assassini
che un compagno ci avete ammazzato
l'anarchia non avete fermato
ed il popolo alfin vincerà.

Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo, che caldo faceva
brigadiere apra un po' la finestra
ad un tratto Pinelli cascò.

[E tu Guida e tu Calabresi
Se un compagno ci avete ammazzato
Per coprire una strage di stato
Questa lotta più dura sarà.]

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