5 luglio 2012

Le 16 corde: come sostenere il docufilm su Lenny Bottai prodotto dalla 99doc

Per sostenerci puoi fare un pre-acquisto con produzioni dal basso.
Con 10€ ti manderemo una copia del film in DVD direttamente a casa tua appena terminato. Questi soldi ci permetteranno di pagare la SIAE, le stampe dei dvd e i diritti RAI.
SINOSSI:
Lenny Bottai è un pugile 34enne di Livorno. Approdato al professionismo all’età in cui un pugile appende i guantoni al chiodo, Lenny grazie alla sua determinazione diventa in pochi anni campione internazionale IBO, IBF e italiano dei super welter. La sua vera forza è la sua gente che lo segue ovunque combatta, tutti quegli anni passati a fare l’ultras nella curva più rossa d’Italia non sono passati invano. Ora gestisce una palestra occupata nel quale allena giovani ragazzi all’etica e alla pratica del pugilato.

IL PROGETTO
Igor Protti (ex calciatore del Livorno ed ex capocannoniere di Serie A) è alla guida di un’auto. Sta andando ad assistere a un incontro di boxe.
Durante il tragitto racconta di un diverbio avuto con i tifosi del Livorno quando ancora giocava a calcio e di come riuscì a ricucire il rapporto con la curva grazie all’incontro con una delle persone più carismatiche del gruppo dei tifosi: Lenny Bottai.
In quell’occasione Lenny chiese un incontro con Protti per chiarire le proprie posizioni e cercare di risolvere la situazione.
Da quell’incontro nacque una curiosità reciproca tra il calciatore e il tifoso che si trasformò col tempo in una vera e propria amicizia.
Lenny inizia a raccontarsi, a confidarsi sul suo passato sportivo, nonostante i 100 kg di peso non potessero farlo credere e parlarono di quando faceva boxe e di come aveva smesso per colpa di una squalifica da lui ritenuta ingiusta. In quell’occasione Protti gli consigliò di ricominciare a indossare i guantoni, a provare di nuovo la strada del pugilato alla soglia dei 30 anni.
Lenny accettò la sfida e strappò una promessa al calciatore: se avesse ricominciato a combattere, Protti avrebbe seguito tutti i suoi combattimenti. Protti è ormai arrivato al palazzetto dello sport. Entra nello spogliatoio e saluta Lenny Bottai che si sta preparando ad affrontare l’incontro per il titolo di campione internazionale dei pesi Welter dell’IBF.
Vediamo Lenny che si infila i guantoni, teso e concentrato come solo un atleta che sa di avere l’ultima occasione per riscattarsi può esserlo.
Lenny ha ormai 34 anni e Protti ha smesso da tempo di giocare: i ruoli si trovano adesso invertiti, il tifoso ora è lui e l’atleta è quel ragazzo che un tempo seguiva tutte le sue partite.
Lenny esce dallo spogliatoio: i cori che si percepivano da dentro, ovattati come echi dei vecchi cori da stadio che il Lenny dirigeva con passione, si amplificano ed esplodono nel momento dell’entrata in scena del nuovo campione.
Migliaia di vecchi ultras del Livorno sono ora assiepati sugli spalti del palazzetto dello sport, a tifare, a incitare e ad emozionarsi non più per una partita di calcio ma per il combattimento di un ragazzo che non è altro che un loro amico.
Lenny sa che è anche grazie al loro incessabile sostegno che si trova sul ring a prendere e a dare pugni e che, idealmente, loro sono insieme a lui.
Lenny sale sul ring, si volta verso la propria “curva” e inizia a intonare l’inno del Livorno proprio come faceva quando era un ultras. Sugli spalti c’è anche Igor Protti: ora sembra lui l’ultras.
Alla fine delle 12 riprese il verdetto dei giudici è unanime: il campione è Lenny. Nino Benvenuti e Mario Mattioli, inviati Rai, corrono a intervistare il nuovo campione in diretta televisiva; è proprio in questa occasione che emerge fino in fondo la sua personalità, lui, infatti, non ci sta a impersonare il ruolo del classico sportivo al termine della propria impresa e non riesce a parlare solo del match appena disputato.
Il suo carattere ribelle viene fuori con prepotenza: parla di quanto è difficile per un pugile riuscire a vivere solo con lo sport, dell’importanza e dell’impegno sociale e politico necessario per cambiare lo stato delle cose che lui ritiene ingiusto e insensato.
E’ questo il Lenny che noi scopriremo con questo documentario: non solo il pugile ma il ragazzo di strada che con la sua tenacia e con la compagna di una vita, ha sempre combattuto le sue battaglie, portando avanti i suoi ideali di giustizia sociale e politica, sia attraverso l’impegno politico diretto sia con la creazione della Spes Fortitude: una palestra occupata all’interno dello stadio Armando Picchi di Livorno nel quale allena giovani ragazzi all’etica e alla pratica del pugilato.
Tutto questo col sostegno immancabile dei suoi tifosi che hanno condiviso con lui questo cammino e che gli sono vicini non solo per il Lenny pugile ma anche, e soprattutto, per quello che questo personaggio rappresenta per la Livorno popolare.
Per sostenerci puoi fare un pre-acquisto con produzioni dal basso. Con 10€ ti manderemo una copia del film in DVD direttamente a casa tua appena terminato. Questi soldi ci permetteranno di pagare la SIAE, le stampe dei dvd e i diritti RAI.

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