21 giugno 2010

Solidali con Euskal Herria

ImmagineTre attivisti del movimento giovanile indipendentista basco si trovano oggi detenuti nelle carceri romane di Regina Coeli e Rebibbia in seguito agli arresti che la Digos ha eseguito contro di loro giovedì 10 giugno, mentre volantinavano nei pressi del parlamento italiano.

Sfuggiti alla maxi retata che il 24 novembre ha portato nelle carceri dello stato spagnolo 34 militanti delle associazioni e dei collettivi giovanili baschi, Fermin Martinez Lacunza, Zurine Gogenola Goitia e Artzai Santesteban Arizkuren hanno deciso di “costituirsi” in Italia, fuori dagli stati spagnolo e francese, per cercare di rompere il muro mediatico che in Europa circonda il problema della repressione politica di cui è oggetto il movimento giovanile indipendentista basco.

I governi “democratici” madrileni perpetrano in assoluta libertà uno degli scandali politici più sconcertanti che interessano i diritti delle minoranze nazionali che abitano l’Europa: mettono al bando partiti e organizzazioni politiche, arrestano i loro militanti, li torturano nelle carceri, costringono l’intero movimento della sinistra indipendentista basca ad una incessante gogna mediatica.

A seguito dell’illegalizzazione di SEGI nel 2005, una delle organizzazioni giovanili più numerose del paese basco, la persecuzione ha esteso, senza ragioni, il suo raggio d’azione su centinaia di giovani, negando loro i più elementari diritti civili, dalla libertà di associarsi in organizzazioni politiche alla libertà di manifestare le proprie idee, senza timore di incorrere in sanzioni o subire maltrattamenti.

IMAG0004Nonostante i dossier di Amnesty International, le interrogazioni delle Nazioni Unite, le denunce di avvocati, giornalisti ed intellettuali, per mezzo di una massiccia censura e corruzione mediatica, la Spagna continua impunemente in un’opera di sistematica repressione politica che si addice più a metodi di un regime autoritario che a quelli di un paese membro dell’unione europea.

Madrid si copre dietro lo scudo della sovranità nei suoi affari interni, ma l’Europa deve intervenire per porre fine agli attacchi contro la gioventù basca e favorire la risoluzione politica e democratica del conflitto.

Zurine, Fermin e Artzai sono riusciti ad arrivare a Roma e a denunciare questa situazione.
Ora tocca a noi rilanciare con forza il loro appello!

Solidali con Euskal Herria

 
SCRIVIAMO AI COMPAGNI BASCHI IN CARCERE

CARTOLINA2Zurine Gogenola Goitia
Casa circondariale Rebibbia Femminile, via Bartolo Longo 92 - 00156 Roma

Fermin Martinez Lacunza
Casa circondariale Regina Coeli Maschile. Via della Lungara 29, 00165 Roma

Artzai Santesteban Arizkuren
Casa circondariale Regina Coeli Maschile. Via della Lungara 29, 00165 Roma

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