5 ottobre 2011

Un'altra notizia inventata contro Cuba


NON SANNO PIU' COSA INVENTARE PER AGGREDIRE CUBA
terrorismo_made_usa_216Base di Hezbollah a l'Avana?!
 



4 ottobre 2011 - Elson Concepción Pérez www.granma.cubaweb.cu



Una combinazione di campagna elettorale e odio viscerale contro i movimenti e i paesi rivoluzionari, fanno di aspiranti allo scranno della Casa Bianca, come Michele Bachmann, dell'estrema destra repubblicana del Tea Party, veri pappagalli che usano solo la menzogna come argomento.


Per Cuba non è nuovo che Washington la ponga nella sua lista delle nazioni che patrocinano il terrorismo, proprio come appena fatto dal Dipartimento di Stato.
In ogni caso, come dice la dichiarazione del Ministero degli Esteri di Cuba, "Il Governo degli Stati Uniti, che storicamente ha praticato il terrorismo di Stato, le esecuzioni extragiudiziali, i sequestri di persona, gli assassini con aerei non pilotati, la tortura e le detenzioni illegali, che ha stabilito carceri segrete, che è responsabile della morte di centinaia di migliaia di civili innocenti... non ha la minima morale né alcun diritto di giudicare Cuba, che ha un percorso irreprensibile nella lotta contro il terrorismo e che, inoltre, è stata sistematicamente vittima di questo male."
Parallelamente a queste campagne, l'attuale amministrazione USA, dopo la sua sfacciataggine di dichiarare che avrebbe posto il veto a qualsiasi possibile ingresso della Palestina alle Nazioni Unite, cerca di distogliere l'attenzione dal fatto; usa il potere mediatico al suo servizio e inventa nuove storie, questa volta accusando Cuba di dare ospitalità a basi di addestramento del libanese Hezbollah.
Hezbollah (Partito di Dio in arabo) è un movimento di resistenza islamico basato su una miscela ideologica, sociale, religiosa e politica, fondato in Libano nei primi anni ottanta. La repressione di Israele contro i palestinesi e l'occupazione sionista di una parte del Libano, ha portato alla nascita di Hezbollah come un movimento di resistenza. Oggi è uno dei principali partiti libanesi, con una presenza nel parlamento di quel paese di otto deputati.
La questione di collegarlo a presunte basi a Cuba, sembra più tratto dall'immaginazione più superficiale, ed é apparso all'improvviso in un'informazione del quotidiano italiano "Corriere della Sera", scritto da Guido Olimpo, che si occupa di questioni di Intelligence e Sicurezza ed è anche stato invitato a Washington per testimoniare, davanti al Senato, su questioni di terrorismo ed armi non convenzionali.
Questo signore, senza utilizzare alcun dato comprovato, e con quello di "secondo fonti europee" che non menziona per nome, ha aperto il suo articolo che "Hezbollah sta costruendo una base militare molto sofisticata a Cuba" per "formare cellule terroristiche composte da membri di Hezbollah, che avrebbe la missione di vendicare la morte del suo comandante Imad Moughniyé".
Per estendere il percorso delle ipotesi su cui ha elaborato la "notizia" il giornalista italiano, suggerisce che "questa base si aprirà dopo che Hezbollah è stata, per diversi anni, in paesi come Brasile, Paraguay e Venezuela".
Per dare un pò di "serietà" al fatto, l'autore include dichiarazioni del comandante della direzione del Sud America, al Congresso USA, secondo cui Hezbollah era in procinto di stabilirsi nelle regioni di frontiera tra Brasile, Paraguay, Argentina e Colombia.
Ora, tanto sudiciume, impossibile da digerire perfino per la grande stampa occidentale, che non ha dato molto credito alla questione della presunta presenza di Hezbollah a Cuba, ha avuto sponda nella candidata presidenziale USA per i repubblicani, Michele Bachmann, che a fronte della bassa accettazione che evidenziano i sondaggi, ha disperatamente lanciato un ultimo grido, nel prevedere una nuova crisi dei missili, interpretata questa volta, secondo lei, dal gruppo Hezbollah sulla scena cubana.
Un notiziario da Washington, del 30 settembre, segnala che "le conclusione dell'aspirante alla presidenza nord americana supera la narrazione allarmista del Corriere della Sera, poiché l'articolo italiano ha indicato la presunta presenza dei rappresentanti di Hezbollah nell'Isola, ma mai ha parlato dell'installazione di missili. Bachmann l'ha tirato fuori dal cassetto della Guerra Fredda e ha cambiato il russo Krusciov per il libanese partito di Dio".
Non dimenticare che la signora Bachmann è ben consapevole dei dividendi che potranno facilitarle il voto cubano-americano di Miami. Per questo ha visitato la Little Havana, il museo della brigata mercenaria 2506 sconfitta in Giron, e poi andare alla catena FOC e da Google, ad Orlando, Florida, al dibattito elettorale in cui, ancora una volta, si é scagliata contro ogni tipo di flessibilizzazione nella politica statunitense contro Cuba.
Così si costruiscono le politiche di un impero che vieta l'ingresso del popolo palestinese all'ONU, mantiene ed accentua il blocco economico e commerciale da oltre 50 anni contro Cuba e tiene in prigionie i Cinque patrioti cubani.
Nel frattempo, questa stessa Miami dove si decide la politica contro Cuba delle amministrazioni USA, ha dato le chiavi della città al terrorista Luis Posada Carriles.

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