29 novembre 2011

Il rugby non sia come il calcio: via caschetto e scarpe colorate

Il rugby? Sta diventando troppo simile al calcio. Perciò l’Irb, il “governo” internazionale della palla ovale, avrebbe deciso per un deciso giro di vite. Addio caschetti protettitivi, almeno per un anno. E atteggiamenti più morigerati in campo: niente scarpette colorate e stop alle esultanze esagerate.


DIVISE ADERENTI
Secondo il sito espnscrum.com, l’Irb sarebbe preoccupata di invertire la deriva del rugby, che rischia di perdere la “mascolinità” per assomigliare sempre di più al calcio, anche nelle divise: dove sono finite le tradizionali bluse e il nobiliare colletto? Troppe maglie aderenti sui campi della palla ovale avrebbero fatto storcere la bocca ai mebri più conservatori e intransigenti dell’International Board.

GRUPPO DI STUDIO
L’organismo di Dublino avrebbe creato un gruppo di studio allo scopo di individuare norme di comportamento e di costume che salvaguardino l’immagine dello sport al preciso scopo di prevenire che giocatori e ufficiali di gara appaiano sempre più ridicoli e addirittura “codardi”.

SANZIONI
L’idea dell’irb è addirittura quella di commincare pesanti sanzioni alla squara che attenta allo “spirito originario” del rugby: 5 punti in meno (per giocatore!) nel punteggio finale di una partita per la squadra che schiera giocatori con il caschetto. Secondo un analista che lavora per l’Irb, e che ha provato ha spiegare l’iniziativa, il caschetto dà ai giocatori “un falso senso di sicurezza”. E inoltre, ha detto, ”si pensa che servano per proteggere la testa da infortuni e abrasioni, ma non è mai stato provato che sia così”.

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