13 novembre 2009

Gruppi d'Acquisto Popolari a Civitavecchia

L'esperienza e il lavoro dei Gruppi d'Acquisto Popolari che stanno mettendo in piedi Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani di Civitavecchia e del comprensorio ha portato alla distribuzione nelle scorse settimane di una tonnellata di pane tra Civitavecchia e Santa Marinella. Un'esperienza, che il coordinamento del GAP della federazione di Civitavecchia ha intenzione di continuare non solo per le strade, ma anche istituendo regolarmente una giornata di mobilitazione straordinaria che preveda la distribuzione di un vero e proprio paniere di beni di consumo alimentare ad un prezzo molto conveniente perchè provenienti da una filiera cortissima.

"Costruire nuove reti di solidarietà sociale che creano altraeconomia, lo spunto per una nuova cittadinanza e voce ai nuovi diritti sono elementi fondanti della nostra politica - sostengono PRC e PDCI. Abbiamo intenzione di lavorare in questa direzione, mani e piedi dentro la crisi contro chi vuole utilizzarla per portare via il lavoro, ed i diritti dei lavoratori. Per questo stanno organizzando una giornata di mobilitazione straordinaria durante la quale, presso la sede di Rifondazione Comunista in via dei Bastioni, 6 a Civitavecchia, distribuiremo agli aderenti al Gruppo d'acquisto popolare un paniere di più beni di consumo alimentari praticamente a prezzo di costo".

 9943_NpAdvHoverL’ORIZZONTE POLITICO ATTRAVERSO I GAP


·         Dare vita ad una nuova socializzazione tra le persone, tra i proletari dei giorni nostri, per contrastare l’individualismo e la solitudine come portato culturale e concreto del modello sociale capitalistico, tanto prezioso per la sua continuità;

·          Denunciare le ragioni che stanno alla base dell’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, dalla speculazione finanziaria alla rendita da intermediazione, producendo consapevolezza e coscienza critica;

·          Creare le condizioni per una vertenzialità diffusa nei confronti degli Enti locali e della rendita commerciale, per ottenere una politica di calmierazione dei prezzi, un accorciamento della filiera, spacci pubblici a prezzi accessibili alle basse fasce di reddito, spazi per il consumo critico organizzato;

·          Radicarci nel territorio, superando le ormai inefficaci azioni di mera propaganda e dando risposte concrete a problemi concreti con l’autorganizzazione sociale.

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