19 settembre 2011

A Fabio: mio figlio


A Fabio: mio figlio



Stavi ancora nel ventre di tua madre e d’allegria io ho pianto.
Eri un bambino e per le tue febbri e le tue cadute io ho pianto.
Eri un giovane e per il timore e l’angoscia alle decisioni della vita io ho pianto.
Da quando la bomba assassina ha spento la tua giovane vita
non ho più lacrime per piangere. 

Giustino Di Celmo

 
 
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Chi uccise Fabio Di Celmo, stroncato a 32 anni, si chiama Raùl Ernesto Cruz Leòn, 26 anni all’epoca dell’attentato. Cruz Leòn è un salvadoregno terrorista e assassino,  armato e pagato dalla mafia anticubana di Miami, Florida, Stati Uniti, che agì alle dipendenze di Luis Posada Carriles che è uno dei piu noti terroristi anticubani e che fu responsabile, tra gli altri, dell’orrendo attentato che nel 1976 fece esplodere in volo un aereo della “Cubana de aviaciòn” sul cielo delle isole Barbados uccidendo in quella strage ottanta persone tra cui l’intera squadra giovanile cubana di scherma. Entrato a Cuba dal Guatemala con visto turistico, Cruz Leòn il 12 luglio ’97 faceva esplodere due cariche negli alberghi Capri e Nacional nella capitale provocando seri danni e alcuni feriti leggeri. Poche settimane dopo, il terrorista salvadoregno effettuò un secondo viaggio all’Avana a fine agosto per seminare di bombe varie infrastrutture turistiche e in quel maledetto giovedì 4 di settembre piazzò la bomba al Copacabana, uccidendo Fabio Di Celmo, e provocò esplosioni nei vicini hotel Chateau e Tritòn. Alle undici di sera di quello stesso giorno fece esplodere una carica anche alla Bodeguita del Medio in Avana Vecchia di fianco alla Cattedrale. Ma l’attentato della Bodeguita, che produsse altri danni e feriti, gli fu fatale.
Notato e seguito fu poco dopo arrestato. Alla fine confessò pienamente arrivando a ricostruire, per la televisione, i suoi percorsi bombardieri e sanguinosi lungo la capitale in quella drammatica estate del ’97.

 

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