27 maggio 2010

Secondo Festival Sociale delle Culture Antifasciste


Secondo Festival Sociale delle Culture Antifasciste
BOLOGNA 28 MAGGIO - 6 GIUGNO 2010



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«Dimenticare significa perdere l’eredità di una lotta che è ancora inconclusa.
Non dimenticare obbliga a comprendere, a smascherare, a continuare quella lotta.
Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni,
o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi. »

Enio Sardelli “Partigiano Foco”



Antifascismo. Vi suona vecchia questa parola? Inadeguata ai tempi? Sorpassata, obsoleta?



E allora dite, che sapore hanno i moderni lager per migranti (CIE), le deportazioni, le vessazioni e le torture che subiscono nelle mani dello stato, la discriminazione razziale che ritorna mascherata sotto la questione sicurezza, il voler ridurre gli operatori sanitari a membri dell’OVRA, la volontà di spaccare il mondo del lavoro fomentando una guerra fratricida tra disperati?



fest-antifa-flyer_595Che sapore ha il continuo lavoro di mistificazione della storia, il tentativo di riabilitazione dei repubblichini di Salò, le strade intitolate ad Almirante, e poi l’insofferenza del potere alle più elementari regole democratiche, ai “legacci” della costituzione, la volontà di imbavagliare la “giustizia” cercando di ridurla a un manipolo di servi del potere, l’attacco alla scuola, alla ricerca e alla libertà di informazione, la volontà di avere uno Stato muto e obbediente al pensiero unico, che deve essere imposto, costi quel che costi?



Che sapore hanno gli incendi dei campi rom, i morti nelle carceri, i saluti romani nelle piazze, le connivenze manifeste tra gli squadristi delle formazioni neofasciste e apparati dello stato, l’aumento delle aggressioni, dei vandalismi e delle minacce nei confronti di chi non è allineato al pensiero unico? Li avete mai visti gli squadristi del 2010 agire indisturbati nelle piazze e nelle università sotto gli occhi degli uomini in divisa? Li avete visti aggredire gli studenti con spranghe, cinghie, coltelli e manganelli? E avete poi ascoltato gli uomini del governo prendere le loro parti mistificando l’evidenza delle cose?



Non vi ricorda qualcosa? Non puzza di fascismo?



Antifa-logo-BA004D2DBF-seeklogo_comIl fascismo è prima di tutto una “cultura”, un modo di essere, di comportarsi, è la volontà di dominio sulle persone, la natura, il territorio, è l’arroganza, la negazione di ogni diritto, la repressione del dissenso, la negazione e il disprezzo per le diversità. Il fascismo di ieri ha lasciato viva la sua “cultura”, si è trasformato e trasfigurato mutando le sue organizzazioni e le sue rappresentanze e continua ancora a fare il suo sporco lavoro. Questo è il fascismo di oggi, questa è la cultura da combattere.



Con queste premesse, intendiamo rilanciare il progetto del festival sociale delle culture antifasciste, come progetto dal basso, aperto e partecipato, con l’obiettivo di fare rete, tessere relazioni e darsi gli strumenti per costruire progettualità comuni.



Per favorire la partecipazione fin dalla fase di elaborazione concettuale e di costruzione del programma delle iniziative si è deciso di attivare gruppi di lavoro aperti per ognuna delle tematiche che intendiamo sviluppare all'interno del festival 2010.



Per collaborare e proporre contenuti ai tavoli tematici iscriviti alle seguenti mailing-list:



Ambiente e territorio, sostenibilità, ecologismo
Proibizionismo, autoritarismo, psichiatria
Diritto alla casa, lavoro, precarietà e crisi economica
Comunicazione, libero accesso al sapere, libertà di espressione
Tematiche GLBTIQ, sessismo, omofobia, violenza di genere
Storia e memoria
Migranti e antirazzismo
Movimenti neofascisti e nuove destre
Scuola e mondo della formazione



Il festival sarà attraversato da tavoli di discussione, seminari, workshop, presentazioni di libri, fumetti, video, progetti, concerti e spettacoli teatrali, mostre fotografiche, e quant’altro riusciremo a costruire grazie agli stimoli e alla disponibilità di chi vorrà partecipare.



Come lo scorso anno il festival è completamente autogestito e autofinanziato e tutte le iniziative completamente gratuite. Chiediamo a tutti un contributo alla copertura delle spese da sostenere, eventualmente organizzando iniziative di finanziamento dedicate.

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