16 ottobre 2008

OMICIDIO VOLONTARIO

 La Procura della Repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario per l’ Amministratore Delegato di Thyssen-Krupp, relativamente alla strage di Torino del dicembre 2007.

La tesi accusatoria non fa una piega: l’ Amministratore Delegato, nonostante fosse cosciente dell’ estrema pericolosità della situazione dello stabilimento di Torino, decise volontariamente di non eseguire i lavori di adeguamento antincendio. Con questa condotta omissiva volontaria, ha provocato la morte dei 7 operai a causa dell’ incendio.


Tale incendio, se fossero stati eseguiti gli interventi di adeguamento avrebbe avuto conseguenze più limitate e comunque sarebbe stato estinto dagli impianti antincendio, prima di provocare danni alle persone. Il fatto di non averlo volontariamente voluto realizzare, nonostante fosse a conoscenza dei rischi derivanti, fa dell’ Amministratore Delegato il responsabile volontario della strage.


 


E’ una linea accusatoria che se i giudici, nei vari gradi del processo, accogliessero, costituirebbe un caso esemplare nella giurisprudenza.


 


Oggi infatti chi, a causa delle proprie omissioni VOLONTARIE in merito alla normativa su salute e sicurezza, causa lesioni o morte di un lavoratore è, per assurdo, giudicato per lesioni o omicidio COLPOSO. In questo caso le pene sono irrisorie (reclusione non inferiore ai 2 anni, vista l’ aggravante dell’ omissione della normativa antinfortunistica) secondo l’ articolo 589 del Codice Penale.


In caso di omicidio volontario invece l’ articolo 575 del Codice Penale prevede una pena non inferiore ai 21 anni. E anche i termini della prescrizione variano in proporzione.


Non solo la pena per omicidio colposo può prevedere la sospensione condizionale della pena, quella per omicidio volontario no.


 


E’ chiaro che l’ effetto deterrente per l’ imprenditore nei due casi varia sensibilmente. Non a caso, oggi, la pena prevista per omicidio colposo è talmente irrisoria che l’ imprenditore valuta più economico (in senso generale) omettere l’ applicazione della normativa, visto che il rischio che corre in caso di infortunio è basso rispetto ai costi da affrontare.


 


Ben venga allora l’ impianto accusatorio di Guarinello e co., sperando che passi in giudicato la condanna all’ Amministratore Delegato di Thyssen-Krupp per omicidio volontario.




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