9 aprile 2010

Goodbye Malcolm

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Malcom McLaren, il padre del punk inglese, è morto dopo una lunga malattia iera a New York. McLaren era stato il cervello del fenomeno dei Sex Pistols, manager della band, agitatore artistico e provocatore nel mondo del business. Sposato con la stilista Vivenne Westwood, con la quale aveva aperto il negozio Sex a Londra, McLaren è stato manager dei New York Dolls con i quali aveva sperimentato le prime tecniche di agit-pop applicato al rock. Ma è con la creazione e la gestione dei Sex Pistols, il gruppo alfiere della rivoluzione punk, che McLaren mette in mostra tutte le sue doti e la sua curiosa forma di genialità applicata al business dello spettacolo. Nel maggio del 1977 i Sex Pistols pubblicarono il loro primo singolo “God Save the Queen”, durante il giubileo della Regina Elisabetta.


malcolm-mclarenPer lanciare il disco McLaren organizzò una presentazione su una barca sul Tamigi, per far suonare la canzone ai Pistols davanti al Parlamento britannico. Intervenne la polizia, McLaren fu arrestato e i Pistols entrarono immediatamente nella leggenda. In pochissimi mesi la band diventò la più famosa del mondo e in meno di un anno dall’uscita del loro primo album, “Never mind the bollocks”, si sciolse, dopo una clamorosa fiammata. La strategia di costruzione del mito venne svelata da McLaren in un film “La grande truffa del rock’n’roll”, film fortemente criticato dagli altri componenti del gruppo perché poneva, a loro avviso, troppa enfasi sull’operato di McLaren. Polemiche sicuramente motivate, ma allo stesso tempo ingiuste, perché McLaren aveva realmente contribuito in maniera determinante allo sviluppo del fenomeno punk, sia dal punto di vista dell’abbigliamento che dell’immagine. Dopo lo scioglimento della band McLaren continuò a lavorare con Sid Vicious, producendo la storica versione punk di “My way”, e poi gestì altre formazioni della scena new wave, prima di intraprendere la carriera di musicista lui stesso, portando al successo qualche brano tra pop e dance, soprattutto “Buffalo Gals” (campionata persino da Eminem) e “Double Dutch” nel 1983, e poi la fusione tra elettronica e opera della sua Madame Butterfly nel 1984. Negli anni successivi ha lavorato con moltissimi musicisti del pop, del rap, della dance e del rock, ha realizzato un musical, molti programmi televisivi, ha scritto libri e organizzato mostre, ha prodotto un documentario di successo come “Fast food nation” ed è arrivato, come musicista a firmare anche la musica che da oltre vent’anni, accompagna i voli della British Airways.


Vivienne Westwood Malcolm McLaren _Erede della cultura situazionista, McLaren aveva imparato la lezione di Andy Warhol e l’aveva tradotta in una versione meno sofisticata e più commerciale nell’Inghilterra degli anni Ottanta, contribuendo in maniera determinante a una vera e propria rivoluzione del costume e dell’immagine, e a rinnovare il mondo della musica con la provocazione del punk. I Sex Pistols senza di lui forse non sarebbero nati, o comunque sarebbero stati diversi, il punk senza di lui e Vivienne Westwood non avrebbe influenzato allo stesso modo il mondo della moda e l’intero immaginario degli anni Ottanta. McLaren con la sua molteplice attività tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta è uno degli artisti che ha scritto l’epitaffio del rock degli anni Sessanta, e lo ha fatto nella maniera più spettacolare, trasgressiva, oltraggiosa e ribelle, nella maniera più rock possibile.

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