A distanza di due anni dall’occupazione
dello spazio di via Olgiati 12, ZAM ha sentito l’esigenza di confrontarsi con
una nuova esperienza, l’ampliamento della propria offerta culturale. Dopo due
anni di concerti, dj set, reading di poesia e presentazioni di libri è stato
scelto il cinema come nuovo orizzonte da esplorare.
Nasce così l’idea di realizzare un film festival che, data la natura dello spazio e dei suoi occupanti non poteva che esaltare le esperienze di registi e film maker autonomi e auto prodotti.
In questa logica si è deciso di dare spazio a film indipendenti che difficilmente troverebbero spazio nel circuito dei cinema main stream e nelle fotocopiate multisala del capoluogo lombardo, dando vita a un festival non competitivo ma partecipativo, il quale prevederà la proiezione di oltre quaranta film e documentari suddivisi in quattro sezioni tematiche.
Nasce così l’idea di realizzare un film festival che, data la natura dello spazio e dei suoi occupanti non poteva che esaltare le esperienze di registi e film maker autonomi e auto prodotti.
In questa logica si è deciso di dare spazio a film indipendenti che difficilmente troverebbero spazio nel circuito dei cinema main stream e nelle fotocopiate multisala del capoluogo lombardo, dando vita a un festival non competitivo ma partecipativo, il quale prevederà la proiezione di oltre quaranta film e documentari suddivisi in quattro sezioni tematiche.
Oltre alla promozione del cinema auto
prodotto e indipendente, un altro scopo che si raggiungerà con lo svolgimento
del film festival, è quello di offrire a milanesi e non la possibilità di
fruire di tutte le proiezioni nella totale gratuità. Valore difficilmente
ricercato dagli organizzatori di eventi di questa metropoli, che aumenta di
pregio poiché avverrà in un quartiere popolare come la Barona. Proprio i
Territori saranno al centro dell’evento come filone tematico, oltre a:
Migranti, Questioni di genere, Violenza di Stato. Argomenti scelti non a
seconda del materiale pervenuto ma ad hoc per dare modo anche discutere.
Argomenti che si avvicinano molto, non solo alle persone nella loro
quotidianità ma anche al lavoro politico che viene svolto a partire da questo
spazio.
Con queste premesse ci attendevamo una
buona risposta da parte di registi e film maker, quello che è accaduto è che
siamo stati piacevolmente sepolti dalla partecipazione, sia dal punto di vista
del materiale ricevuto, sia dalla presenza degli autori che presenteranno le
loro opere prima della proiezione.
Ora le tre sale attendono il pubblico che non sarà certamente solo spettatore. Sono infatti previste anche due lezioni di cinema, la prima, “Unchained spaghetti western e rivoluzione” sarà tenuta dal critico cinematografico Mauro Gervasini, la seconda “Il cinema di Todd Solondz” a cura di Paolo Parachini e Andrea Chimento, e tre dibattiti su tre differenti temi: Questioni di Genere venerdì sera, Violenza dello Stato sabato sera e Sfruttamento dei territori domenica sera.
Ora le tre sale attendono il pubblico che non sarà certamente solo spettatore. Sono infatti previste anche due lezioni di cinema, la prima, “Unchained spaghetti western e rivoluzione” sarà tenuta dal critico cinematografico Mauro Gervasini, la seconda “Il cinema di Todd Solondz” a cura di Paolo Parachini e Andrea Chimento, e tre dibattiti su tre differenti temi: Questioni di Genere venerdì sera, Violenza dello Stato sabato sera e Sfruttamento dei territori domenica sera.
Per visione del programma completo e tutte le altre informazioni di seguito
i contatti:
il sito internet www.zam-milano.org e la pagina facebook Zam Film Festival.
il sito internet www.zam-milano.org e la pagina facebook Zam Film Festival.
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