Nei giorni scorsi le emittenti pubbliche di Austria e Svizzera hanno accusato l’Uefa di censurare alcune immagini televisive degli Europei. I tagli riguarderebbero episodi di violenze e scontri tra tifosi avvenute nel pre e post partita. In effetti vedendo le immagini e sentendo i commenti dei vari telecronisti sembrerebbe un Europeo all’insegna del “Fair Play“ e con i tifosi, vincitori e sconfitti, lasciare lo stadio in allegria ed amicizia. Tutto molto bello.
Però andando a curiosare tra le notizie si scopre che:
- Incidenti e scontri si sono verificati a Basilea dopo Russia-Olanda. I tafferugli hanno coinvolto tifosi olandesi, russi e svizzeri e la polizia ha provveduto all’arresto di circa 30 persone.
- Notte di follia nel dopopartita di Italia-Romania e Francia-Olanda. Diverse risse sono scoppiate a Berna e Zurigo. In totale sono stati registrati 158 feriti, 16 dei quali ricoverati in ospedali svizzeri
- Otto persone sono state arrestate a Zurigo al termine di Romania-Francia.
- Incidenti scoppianti in Germania-Polonia con sette tifosi tedeschi arrestati.
- Gravi scontri nel pre e post partita Croazia-Turchia. Decine di tifosi sono dovute ricorrere a cure mediche.
Ma proprio “un pizzico”.
per non parlare della censura sulle immaggini in diretta...la uefa decide quali immaggini inviare o quali no...ad esempio lo striscione dei croati contro il calcio moderno non è passato...l'accensione e il lancio di una torcia sempre dei croati non è passato...il lancio di bottigliette in un altra partia nemmeno l'ombra...più che l'europeo del Fair Play mi sembra l'europeo delle menzogne e delle verità nascoste...COMPLIMENTI ALLA UEFA
RispondiEliminaa si certo la censura ...i croati per esempio; i loro allenatore prima di ogni partita li faceva caricare con una canzone nazi fascista che tuttti cantavano... alla faccia del volemise bene e del calcio moderno .... ai naziskin solo mazzate e botte manilo
RispondiEliminaIl gruppo a cui fà riferimento manilo sono i Thompson, nome di battaglia che il leader e cantante del gruppo Marko Perkovic aveva durante la guerra per l'indipendenza della Croazia.
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