Compiranno 88 anni proprio domani (17 luglio) in una delle città, insieme a Parma e Bari, che li ha visti più attivi. Eppure a Civitavecchia gli "Arditi del Popolo" ancora non hanno un monumento o altri segni che ricordino la loro storica gloria antifascista. Era il 17 luglio 1921 quanro, riuniti nella locale Camera del lavoro, anarchici, socialisti e comunisti fondarono il battaglione degli Arditi del Popolo di Civitavecchia, vere e proprie truppe d'elite dell'esercito italiano che durante la Prima guerra mondiale assaltavano le trincee austriache.
Li ricorda la bandiera con l'accetta che spacca il fascio littorio e la scritta "sezione di Civitavecchia" ; Seguendo di pochi giorni la nascita dei romani Arditi d'Italia, i civitavecchiesi Vincenzo Benedetti, Vincenzo De Fazi ed Emidio Fioretti guidarono un gruppo di resistenza armata contro le squadracce nere che contavano ben 800 iscritti tra luglio 1921 e ottobre 1922 quando, nella marcia su Roma, furono assediati alla Nona, loro quartier generale. Capitolarono dopo 4 giorni. Nell'estate del 1921 la legge impose loro lo scioglimento ma in realtà gli Arditi locali continuarono la loro azione, attingendo all'occorrenza armi dai loro arsenali nascosti. Nel 1921 attaccarono i fascisti riuniti a Roma per il 3° congresso nazionale con il bilancio di sette morti e 150 feriti.
figli di una mentalita' ardita...onore per chi ha lottato contro il nazifascismo e non si e' venduto al traditore d'italia fascista che serviva il potere perche' era pagato...i partigiani hanno lottato per amor di patria nostra patendo la miseria e la fame lottando senza un passo indietro il tiranno fascista!
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