Jon Anza , militante Basco con 21 anni di carcere alle spalle risulta “scomparso” dal 18 Aprile nei Paesi Baschi francesi dove viveva con la sua famiglia in “esilio forzato”.
Questo sequestro ad opera degli apparati paramilitari franco-spagnoli , fa parte della guerra sporca che da anni infanga il Paese Basco e che piano piano viene sperimentata anche nel resto d'Europa (l'Italia in primis), facile ricordare quello che negli anni ottanta è stata la strategia repressiva operata dai GAL (gruppi paramilitari spagnoli , al comando dell' ex generale della Guardia Civil Enrique Rodríguez Galindo , al soldo del governo del Partito Socialista di Gonzales) che hanno macchiato di sangue le strade di Euskal Herria attraverso omicidi mirati a distruggere e minare la lotta del popolo basco.
Questo però non è servito ai governi di Spagna e Francia nel determinare una “resa” del movimento anticapitalista e antifascista di Euskal Herria che nel rivendicare il diritto all’autodeterminazione e alla giustizia sociale rimangono da esempio europeo verso un nuovo mondo possibile. Il continuo attivismo della popolazione basca continua a rompere il muro del silenzio mentre la rete di intimidazione che vorrebbe metterli in un angolo non porterà a nessun risultato se non quello di continuare con più determinazione la lotta contro l'imperialismo Europeo e la macchina repressiva dell'infame fortezza Europa.
La loro lotta è parte integrante dei movimenti di rivendicazione e di resistenza dei popoli e dei lavoratori dell’Europa e non solo. La loro lotta è fondamentale per cambiare lo stato di cose esistenti così come è fondamentale il lavoro in altre parti del mondo e in Italia sia di solidarietà con chi resiste in Euskal Herria sia di promozione delle lotte sociali del territorio di appartenenza.
Finché il fronte di rivendicazione dei diritti e di solidarietà internazionale continuerà ad esistere ci saranno le condizioni per combattere la repressione e per costruire un mondo basato sulla giustizia sociale senza classi né padroni.
Solidarietà con il Popolo Basco !!
Hamaika herri borroka bakarra !!
(tanti popoli una unica lotta)
Jon Anza doveva rinunirsi con un altro membro dell'ETA, per consegnargli un'importante somma...ma ha preferito fuggire in Brasile, a Rio, dove risiede attualmente e riceve trattamento oncologico presso l' Hospital de Sao Vicente, vicino al Jardin Botanico. Si prende cura di lui Jazira maezinha, ex-cameriera presso il noto locale ObaOba e adesso in forza al Cavalo Branco de Copacabana. Non ha tagliato tutti i ponti con la madre patria: riceve la posta al suo indirizzo di Leme, e da li gli viene ricapitata in Brasile.
RispondiEliminavergognati, idiota
RispondiEliminaConcordo con il messaggio sopra.
RispondiEliminaNon lo cancello solo per ricordarti quanto sei stato "idiota" a scriverlo.
Magari informati sui fatti prima di scrivere idiozie.
Solidarietà con la famiglia di Jon che sta ancora aspettando il corpo del proprio caro.