21 settembre 2010

Tonino Libero!

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Tratto da: http://www.toninolibero.org/

Non ci stupisce che la procura abbia individuato proprio nel nostro compagno e fratello Tonino il “nemico pubblico”, il sovversivo da rinchiudere perché pericoloso per il loro ordine sociale, non importa la reale circostanza nella quale si è trovato ad agire.
I responsabili della sua detenzione sono da ricercare tra chi detiene ed esercita il potere e tra i servi che lo eseguono.
Infatti sono i magistrati che, con il chiaro intento di criminalizzare i movimenti di lotta, hanno costruito un castello accusatorio contrario ad ogni ragionevolezza; è la digos che materialmente ha rinchiuso in un carcere Tonino; sono i giornalisti che come sempre hanno sparso fango.
Non ci stupisce, inoltre, che nel primo pomeriggio di mercoledì 8 settembre il giudice abbia negato i domiciliari a Tonino, così come richiesto dai suoi legali.
Solo qualche giorno prima era stato trasferito nel carcere di Civitavecchia, nel tentativo di fiaccarne il morale, la resistenza e di allontanarlo dal clima di solidarietà che giorno dopo giorno cresce attorno a lui.
Queste scelte dimostrano, ancora una volta, che le motivazioni per cui Tonino è strappato all’affetto dei suoi compagni e dei suoi amici sono tutte politiche e poco o nulla hanno a che fare con l’assurdo reato che gli viene contestato.
Al corteo spontaneo, che mercoledì ha attraversato le vie del centro di Napoli, abbiamo urlato ancora una volta che Tonino è in galera per ciò che rappresenta.
Non cadremo nel gioco di questo sistema. Non stiamo con Tonino solo perché è evidentemente estraneo ai fatti che gli vengono imputati da un impianto accusatorio improponibile, noi siamo al suo fianco soprattutto perché è questa la nostra parte della barricata.
Ribadiamo nuovamente che “colpevole” e “innocente” sono categorie che non ci appartengono.
Crediamo che questo mondo sia diviso unicamente in sfruttati e sfruttatori.
Occorre scegliere da che parte stare.

Noi lo abbiamo già fatto.
Tonino lo ha già fatto.


TONINO È STATO TRASFERITO!
Ora si trova nel carcere di Civitavecchia. Potete scrivergli al seguente indirizzo: Antonio Mescia – c/o Casa di Reclusione di Civitavecchia Via Aurelia, km 79,600 00053 – Civitavecchia (RM)

CASSA DI SOLIDARIETÀ!
Per contribuire effettua un versamento su PostePay n° 4023 6005 8991 3815 – Monica Costigliola

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